In questo articolo cercheremo darvi qualche consiglio utile per evitare che le vostre email o campagne di newsletter vengano indirizzate erroneamente nelle cartelle “spam” dei vostri clienti e contatti.
Una email di Spam è una email che i programmi per la lettura e la ricezione di email (email client) giudicano preventivamente come non voluta, o non richiesta, dai loro utilizzatori. Per questo motivo l’email, considerata come spam, finirà automaticamente nella cartella “spam” o in quella “cestino” del destinatario, senza che possa essere letta. I programmi di ricezione e lettura email possono considerare come spam una email per diverse ragioni, da questioni di contenuto fino alla reputazione del mittente.
I consigli che vi forniremo sono necessari per cercare di evitare che le vostre email vengano inserite nello spam dagli operatori delle aziende o dai filtri automatici delle varie applicazioni di gestione delle caselle di posta, ma non possono essere considerati sufficienti a garantirlo. I client di posta elettronica, ovvero le applicazioni che permettono agli utenti di scaricare e visualizzare i messaggi dal server di posta, sono infatti in continuo sviluppo e diventano sempre più capaci di filtrare e selezionare i messaggi in arrivo ai propri utilizzatori: per evitare virus ed email non richieste, irrilevanti o illecite, inviate in massa ad una lista di persone.
È difficile capire quali siano i criteri secondo i quali agiscono i filtri antispam dei vari client di posta elettronica. Spesso, si sincronizzano persino tra loro per condividere ciò che hanno imparato. Inoltre, finire nella casella dello spam di un contatto pregiudica di molto le vostre possibilità di comunicare anche in futuro con lui, perché uscire dallo spam è molto difficile.
Per minimizzare questo rischio vi raccomandiamo di seguire alcuni criteri generali riguardanti la costruzione del database, la progettazione delle vostre campagne e l’inserimento dei contenuti.
Per quanto riguarda il vostro indirizzario vi consigliamo di:
- costruire il vostro database di contatti con cura, cercando di popolarlo con indirizzi di persone reali;
- assicurarvi, seguendo la normativa GDPR, che tutti i vostri contatti e clienti abbiano scelto di ricevere le vostre email.
- tenere sempre aggiornata la vostra mailing list, rimuovendo spesso tutti quegli indirizzi di posta elettronica che non sono più attivi o validi o che hanno smesso di ricevere/leggere le vostre comunicazioni (bounce list);
- raccogliere gli indirizzi email personali piuttosto che quelli generali nel caso di alcune organizzazioni, soprattutto le grandi aziende, perché potrebbero avere dei filtri per evitare che le newsletter raggiungano le caselle di posta dei loro dipendenti.
Per minimizzare il rischio che le vostre comunicazioni finiscano nella casella dello spam per via dei filtri antispam dei vari client di posta elettronica, vi consigliamo di:
- assicurarvi di inviare le vostre email da un indirizzo ben chiaro e visibile, collegato ad una casella di posta funzionante e affidabile;
- evitare di inviare email contenenti esclusivamente immagini, oppure esclusivamente link, ma inserire invece la giusta quantità di testo, da intervallare con qualche link e qualche contenuto multimediale;
- utilizzare sempre link testati e funzionanti, da inserire sempre con il loro URL esteso, mai in formato breve o abbreviati, che celano solitamente potenziali pericoli.
Inoltre, vi suggeriamo di prestare molta attenzione nella compilazione del campo “oggetto” della vostra email, affinché non suoni come spam. In particolare è bene evitare:
- frasi scritte tutte in maiuscolo;
- frasi che indicano offerte, come: “Risparmia il 50%” o “Offerta”;
- frasi che indicano urgenza, come: “Ordina subito” o “Tempo limitato”;
- frasi che invitano a effettuare un ordine o spendere denaro, come: “Chiedi un preventivo”;
- simboli di valute o somme di denaro espresse in cifre;
- un eccesso di punteggiatura (ad esempio troppi punti esclamativi);
- espressioni abusate come “non crederai ai tuoi occhi” o “il segreto che nessuno conosce”.
Oltre a queste accortezze, è bene ricordare che le impostazioni del filtro antispam prestano attenzione anche alle azioni degli utenti, come le aperture e i clic. Se un contatto iscritto contrassegna la vostra campagna come spam, i filtri probabilmente invieranno la vostra prossima campagna alla loro cartella della spazzatura. Il modo migliore per evitare questo è quello di mantenere un pubblico pulito di contatti impegnati che non vedono l'ora di ricevere le vostre campagne email nelle loro caselle di posta. In particolare, vi suggeriamo di:
- progettate le vostre email e campagne per essere chiare ed equilibrate, senza allontanarvi troppo dai contenuti che il ricevente già associa alla vostra galleria o al vostro nome e al resto della vostra comunicazione (sito web e social network);
- cercare di ingaggiare e non annoiare il vostro contatto o cliente;
- non includere contenuti che possono essere valutati come inappropriati per il vostro pubblico;
- cercare di adeguare la frequenza delle vostre comunicazioni al vostro obiettivo, evitando gli eccessi.
Infine, vi invitiamo a ad utilizzare la funzione Invia Email Test, presente in Artshell. In questo modo potrete avere una preview della mail che volete inviare per controllare al meglio tutte le sue parti - dal funzionamento dei link alla quantità ed il formato del testo.